Cross Bringer – The Signs of Spiritual Delusion

Un esordio che lascia il segno quello operato dai misteriosi Cross Bringer. La band è stata formata da membri di Euglena e The Homeless is Dead e va a rafforzare quella corrente che smista black metal ed hardcore che in Russia sembra trovare terreno particolarmente fertile (non posso non pensare ai “cugini” Supruga).

The Signs of Spiritual Delusion è un disco che dice molto, se non tutto, a partire da titolo e da una immagine di copertina difficile da dimenticare. Con i Cross Bringer ci addentriamo dentro la furia e l’espansione ragionata di urla ricolme di vera sofferenza. Nemmeno mezz’ora d’accordo, ma guai a chi si distrae (o ritrae) all’interno di un rullino di marcia contundente, capace di lasciare segni profondi e sensazioni laceranti. Un disco in grado di stuzzicare, di favorire nuovi e “studiati” ingressi proprio a causa di una duplice effetto composto dagli intrighi compositivi, e da una velocità esecutiva furiosa e particolarmente bruciante.

Non hanno paura di osare e di modificare il telaio di un lavoro che ti lascia libero di usare il cervello nonostante il martellamento non venga mai a mancare. L’opener Untitled (Prayer) e The Sun Ritual giocano solo a favore di una discesa nuda e completa e alla creazione di umori viscerali che in seguito non potranno venire lavati via. The Battle of the Weak è una mina veloce e tecnica, macinatrice di rabbia e di un disgusto in perenne stato di ebollizione; a lei possiamo affiancare Temptation of Naivety (Untamable Black Dog) e l’ultima dissonante Self-Inflicted Martyrdom mentre a Supplication / Sacrament e Torture Incantation spettano i compiti più complessi e dilatati (per quanto mi riguarda sono le migliori).

I Cross Bringer radono al suolo ogni punto di riferimento e ci spiattellano sul volto tutta la loro carica elettrica. Non guardate alle escoriazioni che andranno a prendere forma, si deve guardare avanti aldilà di tutto, e questo The Signs of Spiritual Delusion ce lo spiega (e musica) grazie ad un tatto rotondo, conferito a dovere da una produzione capace di “sballare” ed accrescere i livelli di abrasività.

Una espressione di disperazione concisa, urlata adoperando ogni metafora possibile lungo i sette brani protagonisti. Un punto di partenza di tutto rispetto per i Cross Bringer e una mano alzata con convinzione sopra una folla inebetita.

70%

Summary

Consouling Sounds (2020)

Tracklist:
01. Untitled (Prayer)
02. The Battle Of The Weak
03. Supplication / Sacrament
04. The Sun Ritual
05. Temptation Of Naivety (Untamable Black Dog)
06. Torture Incantation
07. Self-Inflicted Martyrdom