Coffinwood – Acolytes of Eternal Flame

Obiettivi ben precisi e nessun tipo di tentennamento, i polacchi Coffinwood intendono fare tabula rasa e i loro suoni freddi e meccanici ci inondano con colpi radioattivi e un senso di totale distruzione.

Acolytes of Eternal Flame è il loro primo disco (segue l’ep Storm of Steel datato 2020), e si spinge avanti come una qualche sorta di magma, nel farlo si porta appresso la convinzione di chi vuole generare impatto e l’intento unico di soggiogare. Il black metal meccanico ed industriale si sporca con anfratti death metal, giusto quel tocco di gusto per dare colori più cupi alle pareti. Un’ombra gettata nell’impasto di questo calderone micidiale che ha l’obiettivo di non lasciare alcun scampo al suo ascoltatore.

La produzione io l’ho molto apprezzata, i suoni potenti e la profondità dl basso cozzano in qualche modo con l’impatto gelido generale, creando un conflitto che valorizza le dinamiche sadico/granitiche dell’album.

Si percorrono strade pericolose, dove le radiazioni sono all’ordine del giorno e rappresentano un rischio sempre concreto e vagante. I Coffinwood maneggiano questa materia a dovere, sanno smuovere la terra circostante e sono senza dubbio dotati della giusta spinta creativa. Di fatto generano una bolla ipnotica, dalla quale risulta difficile fuggire, ti tengono in tensione a ridosso di movimenti autoritari e d’impatto che non conducono mai a quella sorta di noia lacerante.

La tracklist si scioglie a dovere, non annoia e mantiene un’aura specifica per tutto il suo svolgimento. Stiamo parlando di un fattore favorevole, soprattutto se teniamo conto di come i Coffinwood non cerchino mai particolari compromessi per poter compiacere qualche ascoltatore in più.

Acolytes of Eternal Flame è ricco di automatismi tutti suoi, ma ciò non rappresenta affatto un problema perché non si calca mai la mano in quel senso sino all’ossessione. Si avverte benissimo che c’è una band ad agire sotto, intenta a spingere per cercare di valorizzarsi e alla fine questa componente arriva al suo nucleo facendo la differenza.

E’ senz’altro positivo vedere uscire di questi tempi cd autoprodotti in maniera così professionale. Il digipack di Acolytes of Eternal Flame dona ulteriori punti al prodotto, prodotto che dovrebbe stimolare non poco le menti bisognose di musica dall’impatto malevolo ma che non si ferma al solo e primario livello distruttivo.

70%

Summary

Autoproduzione (2024)

Tracklist:

01. Disposition of Doom
02. Radionuclide
03. Salvation Through Radiation
04. Acolytes of Eternal Flame
05. Biorobots
06. 90 Seconds
07. Exclusion Zone
08. Sarcophagus

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