Provengono dal Friuli, direttamente dalle costole di progetti come Affliction Vector, Grime e Fierce per riversare nelle nostre orecchie potenti e letali dosi di schiacciante death metal.
La musica firmata Claustrum si abbevera alla sorgente chiamata Incantation e a tutto quel ricettacolo di valide bands “mediamente veloci” (dalle alterne fortune) che hanno saputo raccogliere dalle loro impronte qualcosa di necessario e rispettabile. Questo esordio omonimo getta con potenza le carte sul tavolo, non pensa a nascondersi e in poco meno di mezz’ora ci lascia sguazzare nella melma che tanto ci piace.
Claustrum è uno di quei dischi “che non si volta”, l’impatto è totale e si gioca tutto nel suo andamento saldo, magnetico e divorante. Mezz’ora densa, se vogliamo semplice ed estremamente chiara nelle intenzioni, questi ragazzi eruttano un death metal a cui è facile dare fiducia e nuovi repentini ascolti.
I Claustrum sussurrano e consigliano il totale isolamento. A questo punto verremo schiaffati all’interno dei nostri spazi, con le orecchie cariche di un senso di vorace pesantezza portato da chitarre che sono in primis ispirate, ma pure massicce e taglienti come lame rotanti.
Anche i contorni sono funzionali all’habitat generato. Parliamo dell’affascinante copertina di Davide ‘Dart Works’ Mancini passando attraverso l’introduzione orrorifica curata da Morgan Bellini (Vanessa Van Basten).
Destined to Rot apre e ci accoccola nelle sue sinistre spire. Il pezzo è davvero deciso e trascinante ed oltre a razziare ci mette nel piatto melodie impattanti, bene allacciate ed attente a non farci uscire da quel sicuro recinto che saremo “costretti” ad abitare.
Tutto le componenti sono posizionate con cura, la possibile banalità rigettata al mittente e la macinatura rende un gusto ipnotico che trasuda appieno prima dalla solida Zombie Rat e poi dalle grigie esalazioni di una quadrata Desire of Death (Nuclear Death).
La musica presente su Claustrum genera infiltrazioni, quando ne noteremo gli effetti sarà già troppo tardi e ci troveremo a camminare sopra marce ed insidiose superfici che però un pochino a noi ci tengono. I tentacoli ci sfiorano ma vorremo comunque restare in sella ad un disco che smetterà di produrre i suoi germogli sino al suo “letargo” (bisogna dire che Awaiting Doom chiude bene i discorsi prima dell’outro Necroptosi).
Un disco da consumare nella nostra cripta di fiducia, nell’attesa di qualcosa che possa confermarli ancora su questi oppure migliori livelli.
Summary
Unorthodox Emanations (cd, lp), Night Terrors Records, Filth Junkies Records (mc), 2023
Tracklist:
01. Ecpirosi
02. Destined To Rot
03. Zombi Rats
04. Desire Of Death (Nuclear Death)
05. Hopeless Despair
06. Awaiting Doom
07. Necroptosi