Celestial Sanctuary – Soul Diminished

E’ tutto ordinato, tutto straordinariamente come dev’essere. Resa così, diventa fragorosamente facile brindare ad una nuova realtà capace di presentarsi super corazzata ai nastri di partenza del primo passo discografico su lunga distanza che riuscirà – ne sono sicuro – nell’intento di farsi volere tanto, ma tanto bene (oltre al farci tornare, con la morte nel cuore, a scuotere la testa più volte davanti al suo magnetico cospetto).

Gli inglesi Celestial Sanctuary con il loro Soul Diminished rendono la partita snella, così facile ed esaltante da lasciarci ammutoliti. Questi ragazzi riescono sempre a fare la cosa giusta accompagnati da una produzione arcigna e spessa, che subito comprende e alimenta le pennellate coriacee impartite; nascono così abili tocchi nutrizionali, capaci di fare vibrare sotto un vento propizio il nostro spirito.

Soul Diminished è un album pestato, pregno di riffing ponderati/circolari, apparecchiati a dovere dal binomio produzione/prestazione vocale (non ci sono parole quando se ne trovano di così ottime, viscerali, strozzate per quel che basta, “atmosferiche” ed interpretative), i rallentamenti poi sono sempre succosi ed alimentano appieno il focolare della vera esaltazione.

Nove canzoni spalmate sopra una scaletta pronta a consegnarsi e a lasciarsi usurare. Rid the Gormless è il ghiotto benvenuto, poi il vero lavoro spetterà al tiro ipnotico di Soul Diminished, a Relentless Savagery, alla magmatica Suffer Your Sentience, a Mass Extinction (con un’apertura da pelle d’oca), al riffing prezioso di Yearn for the Rot o alla precisa ed “appiccicosa” Endless Chasm (ma sono piccole puntualizzazioni personali, il disco è valido dall’inizio alla fine e non tradisce mai la sua qualità), sprofondare nel suo finale è uno dei più puri significati di death metal. I Celestial Sanctuary appaiono secchi ma profondi, essenziali ed efferati, la loro abilità sta tutta nel saper costruire un insieme assolutamente vincente. Tirano su delle assi magistrali, le chitarre ringraziano e aprono continui varchi al puntuale, classico ma esaltante lavoro ritmico.

Un cocktail riuscitissimo che vede alla fonte come protagonisti i compatrioti Benediction, Cancer e Bolt Thrower (da questi arriva la scelta del monicker-tributo con il brano tratto da The Ivth Crusade), uno spiraglio importante lasciato aperto da Asphyx/Hail of Bullets e l’America di Obituary, Massacre e Morbid Angel. Il 2021 del death metal passa anche da queste parti, Soul Diminished: un album da tatuarsi addosso.

80%

Summary

Redefining Darkness Records, Church Road Records (2021, cd, lp), Sewer Rot Records (2021, mc)

Tracklist:

01. Rid The Gormless
02. Soul Diminished
03. Relentless Savagery
04. Wretched Habits
05. Suffer Your Sentience
06. Mass Extinction
07. Yearn For The Rot
08. Endless Chasm
09. Formless Entity