Cadaver Carnivore – Devouring Eclipse of Darkest Realm

Il monicker Cadaver Carnivore ha fatto con Devouring Eclipse of Darkest Realm il suo primo passo di rilievo in carriera, si tratta di un lavoro, di una fatica portata avanti dalla sola persona di Dimitry ‘Necrodaemon’ Krasnopeev, il Nostro ci mette tutta la buona volontà ma l’ascolto alla lunga non decolla a dovere e rimane a stagnare sopra una sufficienza “decorativa”.

Devouring Eclipse of Darkest Realm è un album che fa di certo i suoi sforzi, si tenta di collegare un certo magnetismo con l’ascoltatore e ciò talvolta accade, anche se mai nella totalità sperata, o come forse sarebbe opportuno richiedere. Faranno apparizione delle tastiere apocalittiche e queste conferiscono uno stacco, un’iniezione che ho trovato giusta, ben inserita e del tutto piacevole. Per il resto avremo un solido death metal che cercherà di generare orgoglio ed entusiasmo per quasi tre quarti d’ora di durata.

L’interpretazione fa tutto sommato il suo dovere, ci troviamo appieno dentro un metodologia death metal che tenta di ragionare circolarmente senza l’obiettivo primario di dovere spingere a tutti i costi o di “accendersi” improvvisamente. Sarà un abbraccio mortifero, composto e sotto certi aspetti pure “educato”, con l’occhio sempre attento allo svolgimento di strutture atmosferiche.

I Cadaver Carnivore risultano un po’ come l’incrocio fra nomi come Bloodbath, Grave, Malevolent Creation ed Hail of Bullets. Come già fatto intendere non dovete aspettarvi un qualcosa di troppo brutale, diciamo che Devouring Eclipse of Darkest Realm è indirizzato a tutte quelle persone che apprezzano un certo “wall of sound” piuttosto che alle folli e più tecniche evoluzioni. Non ci strappiamo i capelli però lo sforzo è senza dubbio lodevole e potrebbe solleticare diversi e più ordinati istinti (insomma anche loro talvolta vogliono la loro parte).

Io tiro un po’ il freno, però potrebbe sicuramente folgorare o entusiasmare maggiormente rispetto a quello che posso raccontarvi io. In fondo, uno specifico ed oscuro lavoro questo disco lo compie fino in fondo.

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