Dödens makt è il secondo full-lenght per gli svedesi Burning Darkness. La band si tuffa con anima e corpo dentro i sentimenti melodici del genere, unendo il fare famelico del black e l’impatto del death dentro una sfera totalmente melodica.
L’album non è dei più immediati e trovo che la sua forza infine sia proprio questa (in qualche modo vengono aggirate le formule più banali). Ad un primo ascolto verremo lasciati a “stomaco vuoto” ma se capaci verremo saziati successivamente grazie all’abilità dei Nostri di imbastire trame dal taglio magari soporifero, eppure dotate di un’anima magnetica del tutto ragguardevole.
I puntini che vengono uniti sono diversi e presentano caratteristiche alla Dissection/Unanimated, Naglfar e Necrophobic così come quelle di sano stampo melodic death di At The Gates e Amon Amarth (per questi ultimi rivolgersi in particolar modo a Draugr).
Come già detto ero rimasto un pochino interdetto dopo un primo viaggetto su Dödens makt, ma poi i Burning Darkness mi hanno avuto, e il trionfo del “made in Sweden” si è potuto compiere per l’ennesima volta (in uno strano ed avvolgente modo).
Questi fabbri di arte nordica approdano per l’occasione sulla valida Non Serviam Records, l’etichetta olandese specializzata in sonorità tipiche non si è lasciata sfuggire l’occasione di sfornare un altro disco interessante, specifico e capace di smuovere la giusta forza emotiva legata al genere.
Non cercano melodie troppo semplici ed accattivanti i Burning Darkness, e non appaiono nemmeno stucchevoli preferendo rilegare una certa “voglia di sfondare” il più lontano possibile. Assistiamo al trionfo di una costruzione sana e che pensa a soddisfare gli istinti più veri, turbolenti e nascosti di questi ragazzi.
Le tracce non spingono in modo ossessivo e si adattano su tempistiche perlopiù medie e quadrate. L’impressione di preferire un metodo d’azione unico non viene mai data, la fusione può dirsi così riuscita e ci abbevera dentro una spirale avvinghiante e ricca di tenebre. She Who Dwells Beyond the Branches è forse il brano che salta di più all’occhio ma con il tempo impareremo ad approvare ogni singola pietra incastrata dentro questa fatica.
E pensare che ero partito con l’intento di bocciarlo questo Dödens makt. Poi, senza neppure accorgermene l’avevo già inserito in qualche ordine sotto gli ordini di qualche oscuro potere. Sembrare scontati per poi non esserlo per nulla, davvero ottima scoperta.
Summary
Non Serviam Records (2021)
Tracklist:
1. Muspelhems Vrede
2. Sulphurous Wrath
3. Chiropteran Demon
4. She Who Dwells Beyond The Branches
5. Neonaticide
6. Draugr
7. In The Shadow Of Webbed Wings
8. Dödens makt är stor