Boréalys – L’héritage

Comincia con la traccia Apitipik : Vers l’orphelinat e un sapore alla Katatonia epoca Brave Murder Day/Discouraged Ones (che poi andrà in svanendo senza apparire più così spiccato) il disco d’esordio dei canadesi Boréalys. L’héritage è un album tosto, un album che nella sua ora di durata sa intraprendere strade coraggiose, drammatiche e fortemente sensoriali.

Ci troviamo nello spazio predisposto da Northern Silence Productions, etichetta che più di tutte ha saputo prendere e portare “su grande schermo” il melodic/atmospheric black metal dalle grandi “distanze”. Ma si sa, arriva un certo sentore quando il tutto viene filtrato dal sangue canadese, sai che stai per intraprendere un percorso differente, con quel tocco speciale che sono in quella nazione sanno imprimere al genere. Si possono fare molti nomi a riguardo, molti paragoni ed in cuor vostro già sapete quali, sappiate solo che i Boréalys sono l’ennesima conferma di bontà e qualità che suggella ulteriormente l’equazione.

L’impatto con la musica di L’héritage da una parte risulta immediato e confidenziale mentre dall’altro inizia con il classico sistema erosivo che migliora vistosamente con il susseguirsi degli ascolti. L’attenzione arriva subito e ti inonda, però viene lasciato spazio al mistero e a certe operazioni che richiedono in genere più tempo per essere assimilate.

Si accende la passione, si resta aggrappati ad una asprezza vocale (si usa l’idioma francese) capace di lasciare il segno fra urla, tinte cupe e un forte senso di profondità come si evince dalla letale Harricana : La soeur. L’atmosfera è tetra e cerca il conforto a suo modo, sono sicuro che chi di dovere saprà fare tesoro della cascata emotiva e di una quieta aggressione che viene avviluppata dentro la completa, e perché no, regale compostezza.

Un album dove potersi perdere salvo ritrovarsi più forti di prima (emblema assoluto Apitipik : Les murmures enfouis e il suo lento, magico srotolarsi). Una sorpresa che va presa, vissuta ed interiorizzata, una fulgida dimostrazione di come si possa ancora creare con tutta calma, intrattenere ed apparire vincenti con formule già adoperate e persino “usurate”. Il trionfo dilatato ed anestetizzante della cupezza fatta musica.

77%

Summary

Northern Silence Productions (2023)

Tracklist:

01. Apitipik – Vers l’orphelinat
02. Harricana – La soeur
03. Kitcisakik – L’Brouillard
04. L’esprit d’autrefois
05. Spirit Lake – Le cimetière des oubliés
06. Apitipik – Les murmures enfouis
07. Solitude