I Beyond the Structure dall’Estonia. Esordirono nel 2014 con Nauseating Truth ma solo oggi arrivano a completare i propri ingranaggi con l’arrivo di Scrutiny (sotto l’australiana Vicious Instinct Records).
Le prime idee per il disco sono nate sul finire del 2018 e dal quel momento in poi il processo di scrittura si è affinato sino alla scelta degli otto pezzi protagonisti. Cure ed attenzioni nei confronti del prodotto si avvertono distintamente e la musica sprigionata non faticherà a convincere i disparati avventori.
I Beyond the Structure colpiscono con una produzione “inglobante” (passata di mano dagli Thousand Caves Recording Studios negli Stati Uniti alla mente di Igor Ovcharenko in Russia) ed un meticoloso lavoro strumentale (dove tutti “danno”, tutti recitano un ruolo chiave). Un progredire vario, martellante e tecnico, pronto ad aprire spiragli vocali profondi, trascinati, sofferenti e di tutto interesse.
Un pezzo efficace come Progressors sarebbe davvero la migliore presentazione possibile per questo Scrutiny. Ma l’album non smetterà di offrire spunti d’interesse durante l’esecuzione di un “ciclo continuo”, un moto dinamico che vede ogni componente incastrarsi all’altra con precisione chirurgica (quanto gusto e passione vengono riversati nella breve Profanation of the Non-Existent o nella magica coda di Mass Psychosis, altre “fase culminanti” di tutto Scrutiny).
Un tocco di modernità che non guasta ma soprattutto non invade delle composizioni che restano concise, coscienti e dirette (unica eccezione saranno i sei pungenti minuti di Portal to Eternity). La musica griffata Beyond the Structure unisce idealmente nella stessa sfera i Death alle creazioni di Pestilence/Sadist con un tocco più moderno e qualche accento Meshuggah che non potrà di certo guastare.
Le liriche sono ispirate dagli scritti di Sartre, fratelli Strugatsky e Viktor Pelevin per un concept incentrato su “sfide e domande personali” e sulle reazioni isterico/catastrofiche alle quali si può arrivare oggigiorno nel corso della nostra esistenza.
Scrutiny è un disco completo, pulsante e perfettamente conscio del potere che ha dentro, in sua gestione. Calibrato e compatto non potrà che conquistare e “affilarsi” al meglio a seguito di nuovi repentini ascolti. Non hanno punti deboli i Beyond the Structure, d’altronde una tracklist del genere solidifica un messaggio esplicito e voglioso di proporsi tra le cosucce emergenti migliori di questo 2022.
Si, stiamo proprio parlando di quella goduria strumentale/funzionale che non ti aspetti.
Summary
Vicious Instinct Records (2022)
Tracklist:
1. Endless Cycles
2. Progressors
3. Worms of Consumption
4. Portal to Eternity
5. Fictional Reality
6. Profanation of the Non-Existent
7. Numerous Existences
8. Mass Psychosis