Dietro al nome Beyond The Catacombs si cela il duo finlandese Ville Koskinen/Samu Pettersson (entrambi compagni negli Everlore, mentre il primo è accreditato nell’ultima formazione nota dei Silentium), un duo che si presenta ai nastri di partenza con idee chiare e giuste invenzioni.
Tecnologicamente brutale ed intinto a piene mani dentro un immaginario sci-fi, Interstellar Burial non si lascia scappare l’occasione di melodicizzare l’interessante alcova andatasi a formare. Apparire estremi usando tratti melodici senza però snaturare un certo, raffermo nucleo, i Beyond The Catacombs riescono così a confezionare un disco efficace, caustico ed intrattenitore, molto forte e veicolatore di uno strano (perché pensante) messaggio “in your face”.
I Beyond The Catacombs imbastiscono un debutto davvero rispettabile, un concentrato di preparazione che vira sempre e comunque a favore del pezzo, del lavoro meticoloso delle chitarre (il riffing trova sempre soluzioni “scavanti” ed invenzioni vincenti), con l’obiettivo chiaro di dare di sé una comprensione svelta ed espressiva (anche attraverso anfratti “meccanici” dati dall’utilizzo di una drum machine pronta a rendere il tutto più freddo e distaccato). A vincere su Interstellar Burial sono senza dubbio le canzoni, una forma massiccia capace di ergersi in altezza e lunghezza passo dopo passo, sino allo “sconfinamento” finale di una divagante Gravitational Collapse, canzone che oserà non poco nel giro dei suoi pienissimi e tosti dieci minuti.
Dopo qualche minuto di rodaggio non sarà impossibile riuscire a rintracciare la matrice nordica all’interno di classiche strutture death metal. Vari passaggi faranno venire alla mente diversi mostri sacri ma vige comunque una linea chiara e distinta, una linea che parla un suo linguaggio anche se l’approccio è a conti fatti molto classico. Mi vengono in mente strutture arcigne tipiche del retaggio finlandese, così come certe uscite care agli Hypocrisy (esempio: Darken The Sun), anche se bisogna ammettere che le vere “fissazioni” non arrivano mai a sussistere concretamente, e la musica finisce per vivere e scolpire un suo specifico arco (insomma, i nostri sono concentratissimi nei confronti di un’idea creativa che ambisce alla personalizzazione di un qualcosa che certamente “nuovo non è”). Si avvertono poi dei picchi quando le canzoni sembrano impennarsi improvvisamente, diventando in un modo tutto loro tragiche.
I Beyond The Catacombs lasciano il loro pargolo a vagare nella vacuità spaziale. Immaginarci con lui, dentro tale situazione ci aiuterà di sicuro ad entrare al meglio dentro un Interstellar Burial che urla a più riprese, e strozzatamente, tutto il suo valore.
Il disco è uscito digitalmente nel Settembre 2020 ma solo in questi primi mesi 2021 otterrà l’agognata stampa fisica grazie all’interesse della svedese Grind to Death Records.
Autoproduzione (2020), Grind to Death Records (2021)
Tracklist:
- Interstellar Burial
- Infected
- Spectral Corpses
- Too Many Tentacles
- Darken The Sun
- Assimilation Of The Lesser Bioforms
- Gravitational Collapse