Ep d’esordio sotto Vendetta Records per i tedeschi Bestialis. Il duo formato da Lastaurus e Absorber si presenta ai nastri di partenza con Ritus, ep della durata di 16 magnetici minuti. Tre brani più introduzione che inaugurano un’idea di black metal pienamente collegata allo stampo, al tiro e trasporto della propria terra.
Arde il fuoco dentro le tre canzoni qui proposte, canzoni pronte a trasportare l’ascoltatore a cavallo di pulsioni ritmiche ben congegnate, attente a quali passi occorre fare per non farsi raggiungere ed inghiottire dall’implacabile mare della banalità. C’è sicuramente tradizione, ma vige anche la netta sensazione di essere al cospetto di due artisti che stanno cercano la giusta quadra e la successiva strada che potrebbe introdurli al necessario full-lenght ad “effetto”.
I Bestialis non stanno ad allungare oltremodo il brodo; a loro bastano giusto pochi mordaci minuti zeppi di idee ben indirizzate. Il colpo arriva diretto e certi aspetti cervellotici vengono lasciati ad altri. Al contempo Ritus è materia nata “già cresciuta”, materia che attinge le mani nello spirito underground e che lì vuole inizialmente ben impressionare.
Un pezzo del calibro di Re-Incantation non lascia spazio a dubbi circa la qualità espressiva insita dentro i Bestialis. Il trasporto dato dalle strofe è pressoché eccellente, mentre il contorno riesce a spezzare e far riprendere un discorso emotivo del tutto ragguardevole (“Finally unchained, hunted becomes hunter“). Alla successiva Ur-Veneration spettano invece caratteristiche più ampie, blande (ma pure feroci, l’impronta vocale ricorderà non poco i Mayhem più corrosivi) e cingenti prima di lasciare la partita nella mani della conclusiva ed ipnotica Non-Domestication: Fall of Gilgamesh (ignoranza e ritualità racchiusi in un tutt’uno).
Una visitina allo store della Vendetta Records è vivamente consigliato.
Summary
Vendetta Records (2020)
Tracklist:
01. Incensio (Prelude)
02. Re-Incantation
03. Ur-Veneration
04. Non-Domestication: Fall of Gilgamesh