Begrafven – Dödsriket

Un disco lungo e tortuoso (che sembra veramente non finire mai) ma ricco e fedele vassallo della tradizione black metal nordica. Dödsriket chiama a raccolta tutti gli affezionati del genere (lo fa con una copertina tutt’altro che “acchiappante”) con un percorso che finirà per superare abbondantemente l’ora. Non sarà facile affrontarlo, ma di lance a favore dei Begrafven ce ne saranno molte da spezzare.

I Begrafven sono Maturz e Ursus, i più attenti ricorderanno il primo come abile forgiatore di note nella fila di Elimi e soprattutto Snötårar, ed è proprio dalle ceneri dei secondi che era nato l’attuale progetto con l’omonimo demo uscito sette anni fa, nel 2013. Poi era calato il buio e un conseguente lento travaglio che ha portato i suoi frutti solo in questo 2020 con la fuoriuscita del debutto Dödsriket.

L’album è sornione, e si mette a mischiare l’arcano e il boschivo con la melodia impastandoli sapientemente al meglio. Il black metal dei Begrafven ti cuoce a fuoco lento e ti lavora i fianchi con la calma di chi sa sempre dove e come intervenire. Dovete immaginarlo come l’ideale fusione tra il timbro dei primi Ulver con quello di marca Ragnarok/Taake. Lo sguardo alla propria nazione in realtà lo lanciano di rado, giusto come incollatura su qualche armonia/angolatura.

Le undici canzoni riusciranno ad emergere tutte. Così lineari e salde nel loro tragitto che finiranno per creare un addensamento speciale, dal quale sarà impossibile estrapolare il classico: “meglio e peggio” (ognuna avrà il riflettore dell’attenzione addosso). Se uniamo questo ragionamento all’elevato minutaggio possiamo capire quanto questo viaggio sia modulato e veramente riuscito, un fido compagno per le notti più cupe, austere e nostalgiche che sono lì ad attenderci.

Dödsriket nel 2020 torna a far pulsare ed espandere i cuori più neri e “negativi”, magari assopiti da diverso tempo. I sussulti saranno tanti, sorta di enormi regali pronti a spiovere dall’alto carichi di confidenza e qualità (aspetto questo che in modo incredibile si spalmerà omogeneamente lungo tutto il full-lenght). Anche il lavoro di basso capace su certi frangenti di slegarsi dal resto saprà incrementare tali accese e primordiali sensazioni.

I Begrafven confezionano magia da accompagnamento e la violenza verrà solo fatta intravedere attraverso i riflessi di imponenti ramificazioni notturne; tutto va a remare in favore di un confortevole, abbondante e misterioso abbraccio. Una vera e propria sorpresa da spolpare ripetutamente sino all’osso.

73%

Summary

Unexploded Records (2020)

Tracklist:

01. Nyckeln Till Dödsriket
02. Frostfödd
03. Slav
04. Universums Grav
05. Döden Är Helig
06. Då Jorden Fylls Av Klagorop
07. Giftet
08. I Mitt Mörker
09. Frälsaren
10. Korpens Tystnad
11. Livets Fort