Avdagata – The Faceless One

Dopo aver dato alle stampe l’ep Damnatio Cursus (Black Lion Records, 2021) è giunto il momento per un qualcosa di più sostanzioso in casa Avdagata.

La band svedese non ha paura nell’esibire una carica tipica e distintiva, premendo con decisione sull’acceleratore imbastisce un disco “operaio” fatto di black metal dalle striature death. Si prendono come paletti di partenza Dissection e Dark Funeral (alla batteria troviamo la prestazione pulita e trainante di Jalomaah), paletti che verranno levigati con un tocco sensoriale/criptico che ingrosserà giocoforza la release (in questa direzione voga la prestazione vocale imponente del fondatore Sebb Drago).

The Faceless One è la prima uscita di At Dawn Records ed è un disco che non commette errori. Certo, in risposta non avremo da sentire nulla che possa mandare avanti un discorso fatto di gesta particolari o di una spiccata personalità. Ma in giro non ci stanno solo persone super esigenti e c’è ancora chi ama ascoltarsi un prodotto genuino, un prodotto che pensa a fare il suo con piglio, e l’intento primario di voler trascinare ad ogni costo.

Il songwriting è certamente efferato, non offre mai redenzione e va dritto spedito verso il completamento di una missione statuaria, costellata da cupi e minacciosi spunzoni appuntiti. La melodia c’è come in ogni buon prodotto svedese che si rispetti, però non soverchia mai l’aspetto malvagio dell’opera che procede con voracità e risolutezza lungo 40 vorticosi minuti.

Con l’obiettivo ben saldato in testa difficilmente si sbaglia, soprattutto quando si ha a che fare con gente del settore ormai navigata, gente che sa esattamente quali fili andare a toccare per ottenere un tipo di risposta tipico, autoritario ed esplosivo.

L’ascolto dei nove pezzi presentati su The Faceless One risulta molto scorrevole e mantiene un tipo di qualità alto per tutto il tempo. Però devo ammettere che sul finire gli Avdagata sono riusciti a toccare i loro vertici e mi riferisco in particolare ai brani Shimmering Black, I Am the Faceless One e Noxifer (senza nulla togliere alla composta apertura The Sulphur Fire e a Purifying Flame dotata del refrain più incisivo del lotto).

Si segnalano le ospitate di Christopher Amott, Dean Arnold e Patrik Gardberg alle chitarre, puntelli per l’operato sempre efficace di Henric Liljesand (anche al basso e alle mai invasive tastiere) e l’apparizione vocale di Bea Jarlegren su Shimmering Black.

Con gli Avdagata si va sul sicuro, e The Faceless One ci porterà a casa la giusta dose di dannazione per guardare con rinnovato odio al nuovo giorno.

70%

Summary

At Dawn Records (2023)

Tracklist:

01. The Sulphur Fire
02. Purifying Flame
03. Core Ov Chaos
04. Invocation
05. Cold Seed Of The Dragon
06. Shimmering Black
07. I Am The Faceless One
08. Noxifer
09. Cor Aut Mors