L’atmospheric black metal dal Brasile che non ti aspetti. Scenari innevati, impervie creste da scalare, silenzio da ascoltare in momenti già cristallizzati e un tocco epico in grado di catturare l’ispirazione dei nomi più chiacchierati del genere.
C’è tutto questo sul debutto Follow The Cold Path, un debutto di qualità che mette il monicker Autrest in una situazione di vantaggio (grazie anche all’approdo su Northern Silence Productions, etichetta che sa certamente trattare il tipo di impatto melodico che si scelto di calpestare), subito pronto a spiccare verso le vette più alte concesse.
Non ci vuole un oracolo per capire quanto Follow The Cold Path sia il tipo di prodotto ideale per una certa (ed ora acclamata) richiesta nata negli ultimi tempi. C’è un’ampia fetta di pubblico la fuori che vuole esattamente questo e Matheus Vidor con i suoi Autrest riesce a formulare un tipo di musica affascinante e in grado di soddisfare appieno certi appetiti.
Un sound, un modo di agire ormai saldamente incastonato nella roccia. Neve e montagne, montagne e neve, via lungo percorsi abbracciati dalla natura su vedute mostrate a suo tempo dai Summoning e poi modificate con parsimonia da un nutrito gruppo di Eroi quali Caladan Brood, Cân Bardd, Saor, Eldamar e Harakiri for the Sky.
Lasciatevi cingere dal morbido abbraccio delle chitarre. I primi grandi momenti arrivano da subito con December Dusk, ma poi tutte le composizioni riusciranno nella loro piccola impresa personale. Così avremo la varietà della title track, l’incantesimo profuso da Watchtower (dove si respira letteralmente un’altra era), il trasporto emotivo della più lunga e stratificata Time Is a River sino ad arrivare alle lenti fauci di Firelight (pezzo in crescendo) e alle tristi andature di Pale Night.
Come un saggio Matheus Vidor si è chiuso in disparte e ha concepito una serie di tracce dotate di sfavillante ispirazione (si filtra il tutto con shoegaze e post rock). Follow The Cold Path ci espone con sfarzo e malinconia un filo conduttore per tutti i suoi 42 minuti di musica. La calma dei forti risiede ed echeggia con spirito brillante (eppure consapevole dell’effetto transitorio della bellezza) ma sempre introspettivo, pronto a far scoppiare certi palloncini interiori che silenziosamente ci portiamo dietro.
Follow The Cold Path è un disco capace di toccare l’anima o comunque abile nel creare con lei un dialogo persuasivo ed efficace. Saremo avvolti da un costante velo etereo, e solo qui starà la decisione, il verdetto che muoverà le travi del nostro gradimento.
Summary
Northern Silence Productions (2023)
Tracklist:
01. December Dusk
02. Follow The Cold Path
03. Watchtower
04. Time Is A River
05. Firelight
06. Pale Night
07. The Place Where I Belong