Atheos – Words of Eroding Worlds

A sette anni dal debutto The Human Burden e con qualche cambio in line-up eccoci servito il secondo capitolo discografico degli irlandesi Atheos.

Il nuovo Words of Eroding Worlds si è fatto senza dubbio aspettare ed “ingrossa” solo per questo le aspettative di chi si era lasciato trascinare da un debutto già maturo e senza dubbio positivo. La capienza della nuova uscita Atheos raddoppia così ogni tipo di sensazione lasciata in bilico sette anni prima. Il nuovo disco arriva quasi all’ora, un’ora forte e densa, che talvolta potrebbe finire col scoraggiare più di qualcuno. Ma dall’altra parte abbiamo dei ragazzi consapevoli, capaci di decidere dove issare un punto fermo o su cosa andare a sfiorare con le proprie note. Solo così nasce, cresce e si rafforza un qualcosa che già in precedenza sapeva il fatto suo.

Words of Eroding Worlds non è la classica passeggiata indolore. La sua corazza è spessa, grossa e concede poco spazio a libere interpretazioni. Gli Atheos sono concentratissimi durante l’elaborazione delle loro macchinose ma cingenti strutture e il tiro arriva oliato ed efficace attraverso un death metal tecnico/oscuro, evocativo quanto basta ed imperlato di misticismo.

Non ci troviamo dentro quella “solita” bolla di mera esibizione tecnica, certo quest’aspetto è nitidamente riscontrabile con una certa evidenza, ma gli Atheos preferiscono calpestare ed optare per strade coraggiose ed alternative (o quantomeno il viaggio che porta a noi).

Le chitarre irrompono ruvide, scandiscono il passo, scavano continuamente e fraseggiano tra di loro dentro un moto ritmico spesso e in continuo subbuglio. Il cantato aumenta le dosi d’oscurità ed interpreta molto bene le varie fasi presenti all’interno delle singole tracce. Bisogna saperlo calzare questo Words of Eroding Worlds, accettare che qualche volta potrebbe “spegnersi” prima di rinascere sulla scia di una nuova emozionante intuizione.

Certamente le prime Morte Sumus e Become Dust, Colossus sono state piazzate lì per ingolosire, ma toglietevi dalla testa di ricevere un così semplice nutrimento anche per il resto del disco. Le salite inizieranno già con i nove pietrificati minuti di Embers Obscure the Sun, forte esempio di diversificazione e grande affresco di questi Atheos rinati a nuova vita. Proseguiranno poi sulle varie The Parchminer, Deus Vult Illud (il male!), Smashing the Antler Throne e Oceans and Flame.

Words of Eroding Worlds è un album che ti istiga alla “sfida” e alla volontà interiore di volerlo esplorare ancora e ancora. Non da confidenza o chissà quale piacere, arriva sotto forma di marmorea nube pronta a sovrastarci, anche’essa terapeutica aldilà dell’aspetto minaccioso. Venite, ascoltate e lasciatevi lambire da queste rugose e misteriose note.

68%

Summary

Niflhel Records (2020)

Tracklist:

1. Morte Sumus

2. Become Dust, Colossus

3. Embers Obscure the Sun

4. The Parchminer

5. Deus Vult Illud

6. Ruins Monarch

7. Smashing the Antler Throne

8. The Hollow Stone

9. Oceans and Flame