Tutto inizia sulle note di una introduzione evocativa e centrica, un arpeggio acustico che lancia a dovere una parte elettrica che arriva solo ed esclusivamente per azzannare e fare male.
I russi Arktotus con Black Veins arrivano al terzo disco in carriera. La loro è una colata fredda e maledetta capace di bucare le ossa al solo contatto. Se ne intuiscono da subito le caratteristiche selvatico/brutali, diciamo che l’impatto non manca all’interno di questo prodotto, ma solo un’accurata insistenza potrà scardinare alcune difese poste dai primissimi ascolti.
L’oscuro lavoro prodotto dagli Arktotus arriva a premiare secondo una metodologia tutta sua. La loro è una particolare miscela di black metal ora brutale, ora melodico, che giunge con semplicità ad un compromesso pratico e funzionale. I pezzi presenti sulla tracklist non potranno che testimoniare l’effettiva bontà in sede esecutiva profusa dai ragazzi grazie ad una carica di fondo abbastanza spropositata.
Emerge senza dubbio l’amore per i Dark Funeral prima di tutto, ma tutto il black metal svedese viene preso in considerazione come fonte principale. Però, questo classico stampo viene dotato di “spigoli” e per l’appunto di un’anima silvestre che distingue solitamente le formazioni dell’Est Europa (ciò mi fa apprezzare Black Veins ancor di più).
Stupiscono per positività Plague, Sacraments of Evil (sei minuti profondi e dannatissimi!), l’oscurità intricata di una title track e le spire diaboliche di The Chaos of the Underworld.
Gli Arktotus ci impartiscono vere e ruvide legnate. C’è qualcosa di sporco e naturale nella produzione, un qualcosa che rende l’habitat sonoro in qualche modo più confortevole, ampio e bello da esplorare.
Black Veins è l’ideale alternativa ai soliti classici per i nostri “odiosi” pomeriggi. Non primeggia ma potrà soddisfare nel sua umile dimensione.
Summary
Kvlt und Kaos Productions (2022)
Tracklist:
01. Intro
02. Plague
03. XI Demons
04. Sacraments of Evil
05. Your Dictator
06. Black Veins
07. The Lord of Darkness
08. The Chaos of the Underworld
09. Wind of Death
10. Outro