Movimento calibrati, dalle intenzioni chiare ma che vertono dentro un’unica insindacabile tenebra. Gli ungheresi Aornos hanno stuzzicato le mie corde, il loro black metal tutt’altro che banale è riuscito a cingermi, ad intrigarmi dentro la sua particolare interpretazione, dal taglio intrusivo e meccanico.
Pre Divine è il loro quarto capitolo su lunga distanza e cerca di musicare una formula altamente nociva, a cavallo tra Emperor ed acida cattiveria dissonante alla Mayhem. C’è meno spirito selvaggio delle terre dell’Est Europa (comunque vigente) e più ritualità all’interno di questo loro album. Ma non dobbiamo pensare ad un percorso troppo complicato, gli Aornos fanno ingoiare la pastiglia a dovere, anestetizzano senza il bisogno di ingarbugliare la situazione eccessivamente; non danno troppo comfort e spennellano con ordine, in continuazione, usando situazioni e stampi mai banali.
Atmosfere possessive, a modo loro inglobanti, coltivatrici di oscurità e dannazione. Si respira freddo all’interno delle composizioni degli Aornos, ma è un freddo quantomeno “singolare”, che non spinge verso ulteriori abbassamenti con il susseguirsi dei minuti, preferendo mantenere il proprio fruitore sotto una temperatura ideale e “standard”.
Pre Divine è un disco che ci tiene alla sua parte strumentale, non stiamo parlando di un tipo di black metal buttato lì nel mezzo con sola rabbia e alla rinfusa, con l’unico intento di colpire l’ascoltatore con sadica cattiveria. Gli Aornos preferiscono optare per ampi giri, sanno fare uso di melodie senza slabbrare un mood già esaustivo, impostato e perfettamente comprensibile sul dove vuole dirigersi dopo solo due pezzi.
Bisogna lasciarlo fluire Pre Divine e lui si farà notare per questo o quel specifico passaggio. L’ascolto assume i contorni della classica tela in via di formazione, trainata da una band che cerca continuamente di sottolineare il proprio operato.
Intensità che va considerata quella argomentata dagli Aornos (il reparto vocale svolge peraltro il suo lavoro con lode), parliamo del classico album che rintuzza le schiere dei buoni prodotti di un’annata, niente di inarrivabile ma tanto traffico messo positivamente in azione.
Summary
Metal.Hu (2023)
Tracklist:
01. Verus
02. Pre Divine
03. Cursed Grace
04. Here Night Sits All Day
05. Interwoven Worlds
06. Falling Into The Black Heavens
07. Meredély
08. At That Times