Antzaat – For You Men Who Gaze into the Sun

Scovati dalla Immortal Frost Productions i belgi Antzaat giungono al primo capitolo discografico su lunga distanza dopo aver rilasciato nel 2017 l’egregio ep The Black Hand of the Father.

Tre anni di preparazione per un disco di crudo black metal possono sembrare tanti e un minimo di qualità era a tal punto richiesta. Era giusto sentire, confermare, che le buone note scagliateci contro tre anni prima non erano semplice “casualità”. Ed è così che nasce un disco come For You Men Who Gaze into the Sun, un disco che nella sua semplicità riesce ad ergersi con spirito possente e ferale (già la copertina d’altronde lascia intendere congetture a riguardo).

L’album è stato curato e nutrito con pane, bava e odio, classe e qualità vanno subito a braccetto e non fanno registrare mancanza. L’incedere è vivido e lascia principalmente importanti abrasioni addosso (ma non tralascia qualche tiro di fioretto come nei casi di Crown of Concrete e Through the Eyes of a Rotten Mind) tramite spunzoni che amano ricalcare ora il metodo d’azione alla Darkthrone, ora la conseguente crosta tipica del black metal finlandese (su tutte Veil of Darkness). Gli Antzaat dentro questa particolare sfera si trovano a loro agio e non fanno altro che ricordarcelo per tutte e otto le coltellate inflitte (l’introduzione da un minuto è giustamente affidata alle note esaustive di un organo, poi…..il massacro).

For You Men Who Gaze into the Sun è “tanto”, è un treno che viaggia dritto e pesante, pronto a tritare tutto ciò che calpesta lasciando una bella impronta e quella sacra voglia di essere riascoltato da lì a poco. Va tutto come deve andare con quell’atmosfera regnante/oppressiva che non appare mai sproporzionata o sciaguratamente eccessiva. Gli Antzaat dipingono “beato stordimento”, ti legano prima con una corda e poi ti trascinano al loro cospetto/giudizio con malefica e reiterata persuasione (ed è proprio persuasione quella che mi stritola ogni volta con l’ultima And This Day Shall Come Again).

E’ così che si guadagna il concetto di rispetto, con quest’approccio viscerale/divorante e tanta, ma tanta devozione nei confronti del genere. Gli Antzaat badano più alla costruzione di una sicura ed egoistica alcova piuttosto che finire col guardarsi attorno alla ricerca di cosa potrebbe farli “vendere” o conoscere più facilmente. Le indovinate intuizioni e il carattere fanno decollare For You Men Who Gaze into the Sun, il tutto fatto con il dovuto rispetto nei confronti dei dischi ancor migliori ovviamente. Ecco, se volete apporre al vostro 2020 l’ulteriore leccornia black metal qui c’è di che saziarvi.

73%

Summary

Immortal Frost Productions (2020)

Tracklist:

1. Intro
2. Between the Beginning and the End
3. For You Men Who Gaze into the Sun
4. Crown of Concrete
5. Through the Eyes of a Rotten Mind
6. Radiant Fire
7. Veil of Darkness
8. Man Made Flesh Made God Machine
9. And This Day Shall Come Again