The Wasteland Chronicles è il secondo disco per gli austriaci Aeons of Ashes e vede raccolti, condensati, allungati tutti gli sforzi fatti dalla band nei tre precedenti ep (Initiation, Anticipation e Determination). La band aveva deciso nel 2019 di far coabitare musica e liriche dentro un universo immaginario creato ad hoc, la cosa è senza dubbio interessante e meritevole di attenzione, e lo sforzo profuso per dare alle stampe una bella confezione da parte di Running Wild Productions sta lì a sottolinearlo.
La partenza con Ascendancy è anche positiva, un brano che apre con le giuste carte, tenendoti in tensione per quanto necessario. Qui la band lascia intravedere le sue capacità che purtroppo non reggeranno “la botta” dell’intera durata del disco (mi fa pensare solo il fatto che il brano che ho preferito sia proprio quello inaugurale del concept e posizionato quindi più lontano nel tempo).
Gli Aeons of Ashes giocano con il melodic death metal svedese e si inseriscono a metà fra l’operato più “aperto” degli In Flames e quello più oscuro e complesso dei Dark Tranquillity. Purtroppo, per quanto l’ascolto non risulti poi così orribile, a questi ragazzi non riesce l’opera di calcificazione adatta in modo che la loro musica possa stare in piedi e muoversi successivamente da sola con la dovuta brillantezza.
I brani purtroppo trascinano lentamente alla noia, più si prosegue e più la voglia abbandona la navigazione in corso, calando drasticamente nel tempo. Le cose si salveranno saltuariamente, di tanto in tanto e solo grazie a qualche guizzo meglio riuscito (penso al refrain di Time is a Lie a F4v5t o al duetto posto sul finale formato da Ring of St0nes e The Night the Darkness Died, che risulta meno peggio di tante altre).
La cosa senz’altro positiva presente nelle loro coordinate è che gli Aeons of Ashes agiscono sulla “ricerca interpretativa” e non la buttano lì troppo a caso, coprendo il tutto con dosi eccessive di sterile brutalità. Certamente il cambio di rotta, e la decisione di far vivere le loro liriche all’interno di un concept legato al mondo post apocalittico chiamato Wasteland2570 aiuta in tal senso. Parliamo di una scelta coraggiosa e da premiare aldilà di un risultato oggettivo abbastanza deludente.
Suggellando i tre ep con tre nuove canzoni ed arricchendo il tutto con nove interludi si poteva pensare ad un risultato migliore. Speriamo che il recente arrivo di 4LE4 (già presente nell’economia di questo disco con la sua asprezza vocale) possa permettere alla band creata da The GrandMaester, st0nes e Markus Chmelar (rispettivamente voce, chitarra e basso) di fare quel passo necessario per poter scappare da questo pericoloso “guscio apatico”.
Summary
Running Wild Productions (2023)
Tracklist:
01. Ascendancy
02. A dormant Peril
03. Chapter 3 – In the Hallway
04. Time is a Lie
05. Chapter 5 – Dark Rites
06. The Alchemyst
07. Chapter 7 – Waves from the Abyss
08. Requiem
09. Chapter 9 – 4le4´s Spell
10. Walk with us
11. Chapter 11 – S4r4r´s Demise
12. F4v5t
13. Chapter 13 – Arrival of the Crows
14. The Awakening
15. Chapter 15 – Temple of Hekate
16. The Realisation
17. SurRealisation
18. Chapter 18 – Thunderclouds
19. Ring of St0nes
20. Chapter 20 – The Thread of Fate
21. The Night the Darkness died