A volte non c’è bisogno di chissà quali segnali per comprendere il valore di un disco. Anche quando questo valore vuole starsene volutamente in disparte per uscire successivamente allo scoperto, magari solo con chi di dovere, o con chi è solito impiegare più tempo ed energie dietro un prodotto che cerca in qualche modo di “nascondersi”.
I tedeschi Abkehr ci sanno fare e lo avevamo già compreso ai tempi di In Asche; la prima tappa di un percorso ponderato e “silenzioso” per una band in grado di uscire dalle tenebre solo quando c’è sostanza da buttare fuori o da far alacremente risuonare nel’aria.
In Blut offre gli ormai “soliti” quattro capitoli numerati (lo avevano già fatto sia su In Asche che su In Feuer) . Ogni album firmato Abkehr è un piccolo libro denso di umori e sensazioni che usano il classico black metal come viatico per la trascendenza. La capacità di apparire brillanti, puri e sinceri è certamente la caratteristica che salta subito all’orecchio, si accende così la lampadina dell’eccellenza e della capacità di estrarre il meglio da una tela già scarabocchiata nel tempo da molti.
Sono gli “escamotage” melodici che ti prendono, splendidi e dannati affreschi pronti ad abbellire con fare nevralgico un mondo scarno di agire che ruberà senza remore il vostro cuore.
I quattro brani di In Blut agiscono sottotraccia, espandendo di volta in volta un potere pronto a rapire e scarnificare, adoperando al contempo pure una certa eleganza (penso al rallentamento agonizzante operato da III anche se le vere protagoniste sono II e IV). Gli Abkehr sanno molto più di altri come si plasma la materia black metal, il loro modo di fare è “innato” e colpisce nel profondo, filtrando aspetti primordiali ad evoluzioni melodiche pratiche, che non provano mai ad uscire dal selciato, tentando magari la via di una stravagante evoluzione.
Questo duo tedesco sa il fatto suo, ed un disco come In Blut va a fornirti gioia e trasporto in ogni suo scorticante passaggio. Ti spinge infine a volerlo “possedere” quella volta di più (a mio modo di vedere non stanca proprio mai!). Manipolando in tal modo la pura espressione di potere e negatività oltre all’innalzamento di sensi e razionalità.
Summary
Vendetta Records (2021)
Tracklist:
01. I
02. II
03. III
04. IV