À Répit – I Canti della Veglia

Con i prodotti firmati Naturmacht Productions si va sempre sul sicuro, l’etichetta sa sempre dove andare per estrarre il materiale di cui ha bisogno e spesso e volentieri ama fermarsi ad ascoltare del sano Made in Italy. Così ha fatto con gli À Répit (il rito dei bambini nati morti), duo formato da Gypaetus (ex Nefarium) e Skarn (Entirety e Paymon) che riesce – facendoci fare un giro molto lungo- ad estrarre linfa natural/personale suonando anche del puro misantropico black metal.

Dopo l’ascolto della prima traccia messa come anteprima ho subito messo il disco in ordine, poi è venuto l’ascolto intero, la gestazione, l’esplorazione che a dispetto di quello che sembra non sarà semplice da affrontare. Ora sono qui a tessere le lodi di un album che sa fondere maturità, sensazioni epiche e grezza, mortifera spiritualità.

Eh si, gli undici brani presenti su I Canti della Veglia (loro seconda fatica discografica) ci gettano dentro un periglioso viaggio fatto di tradizioni ed escursioni, e mi pare logico specificare che non andrete a sentire per tutto il tempo il genere di riferimento; vivrete diverse situazioni, sensazioni intime che potranno inizialmente sballottarvi, sensazioni pronte a nutrire, ma che vi lasceranno in principio da soli e liberi interpreti di ciò che andrete ad ascoltare. E’ un black metal “paesano” quello firmato À Répit, capace di trasportare su livelli abrasivi (Bezoar, Seungoga, Processione e La Roccia di Jean Grat) ed incantare con folclore (Signore delle Cime, Amnios; la “progressiva” Masnada; la perla neofolk Il Passo delle Cenge e la più lunga Ventre di Lupo), al suo interno si faranno largo strutture primordiali dal forte sapore del primo Burzum e quella tipicità tutta italiana; poi in mezzo ad imponenti lastre di marmo e momenti più folk/atmosferici (si va molto bene su certi cori epici vicini agli Enslaved) si trova persino posto per un gradito tributo ai Mortuary Drape (ecco da dove arriva certa impenetrabilità) con la potente ed oscura Vengeance from Beyond.

I Canti della Veglia è capace di essere fortemente evocativo quanto grezzo e malefico. Due anime “nate opposte” che a suon di girare nello stereo riescono a trovare i lori particolari incastri. Talvolta si ritorna concretamente a respirare quell’aria nefasta che girava negli anni ‘90, riscontrare ciò è senza dubbio un piacere enorme, soprattutto quando gli si vanno ad affiancare creatività ed umori personali dal taglio variegato. 53 minuti pieni di viaggio in funivia tra monti, valli ed epoche.

72%

Summary

Naturmacht Prodcutions (2021)
Tracklist:
01. Signore delle cime
02. Bezoar
03. Amnios
04. Seungoga
05. Masnada
06. Processione
07. Il Passo delle Cenge
08. La Roccia di Jean Grat
09. Ventre di Lupo
10. Vengeance from Beyond
11. Essenza