Illdisposed – Grey Sky Over Black Town

Non mollano l’osso i danesi Illdisposed e noi -ben contenti- siamo qui pronti a ricevere la nuova porzione, ad accoglierli per l’ennesima volta a braccia aperte, ben sapendo su che tipo di frequenze si stabilirà il nostro livello nutrizionale.

Fa quantomeno impressione la tenacia con la quale i nostri continuano a schiacciarci senza voler ascoltare “consiglio o influenza esterna alcuna”, Grey Sky Over Black Town non fa da questa visuale la minima eccezione, anzi alla fine rappresenta “solo” l’ennesimo capitolo di un percorso sempre più compatto ed imperioso. Ognuno si sarà fatto certamente i suoi figli prediletti all’interno della loro parabola discografica, il nuovo pargolo altro non fa che mescolare le carte per l’ennesima-piacevole volta, la domanda, o il “finto grattacapo” da porci sarà solo il seguente: “dove andrà ad inserirsi la nuova creazione nella nostra personale classifica Illdisposed?

Sono dieci i nuovi macigni, la durata si attesta su circa tre quarti d’ora di ruspante e solido death metal danese. Di nuovo ci sarà ben poco da dire visto come il trademark rimanga pressoché immutato su ogni piccola componente (melodica e non). Stare a mischiare alcune canzoni a caso dei loro album non comporterebbe di certo loro drastici scossoni, è difatti la continuità a stupire di questa band, la continuità mista al fuoco che puntuale sta ad animarli in sede di songwriting. I dischi possono sempre riuscire meglio o peggio, con Grey Sky Over Black Town ad esempio (e a mio parere) si torna un pochino indietro a livello di qualità generale rispetto ai diretti contendenti, ma sono infine piccolezze, così banali da non capire da dove effettivamente partano o finiscono. Diciamo che ti fidi del tuo istinto, di determinate sensazioni e dei “giochi mentali” del momento.

E’ buona usanza in casa Illdisposed aspettare almeno il secondo ascolto per capire meglio l’effetto di determinate canzoni e relativi aspetti melodici. Ma come avrete ormai capito Grey Sky Over Black Town non evade tale concetto, vi accorgerete dei “brani bomba” solo a scoppio ritardato, e magari sarà proprio uno di quelli che a primo acchito nulla vi aveva trasmesso.

I brani:
Quelli ci sono, non possono mancare sui livelli stabiliti dalla band, l’attacco con Again non delude e spiana la strada come meglio non potrebbe (quando fanno girare le chitarre come dicono loro li riconosci a distanza). Granitiche melodie a spiovere da ogni dove, la seconda Your Darkest Son detta da questo punto di vista detta legge, ma poi via in successione con le varie In Light of the Moon, I Tried to Live (l’attacco che non si fanno mai mancare), My Flesh Is Sealed e I’m Not One giusto per non stare a dirle tutte. La sensazione generale è quella di essere al cospetto di un disco più oscuro rispetto alla loro norma, cosa già fatta intendere con la copertina fra l’altro.

Un ariete sonoro da aggiungere alla nostra speciale collezione di questa testarda band danese. Chi sa non esiterà a riguardo, chi non sa può comunque provare a sentire cosa sono gli Illdisposed, per il meglio potrà in fondo sempre recuperare.

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Summary

Massacre Records (2016)

Tracklist:

01. Again
02. Your Darkest Son
03. In Light of the Moon
04. I Tried to Live
05. The After All
06. My Flesh Is Sealed
07. You’re an Angel of the Light
08. Setting Sail
09. I’m Not One
10. From the Rain