Deicide – In The Minds of Evil

Deicide atto undici.

Non avevo trattato bene il precedente To Hell With God, ed anzi, predicevo un futuro totalmente anonimo per questa creatura sulla quale ormai rimane poco da dire o da aggiungere. Si, perché quando si parte con il parlare dei Deicide sai già bene o male dove andrai a finire, con il tempo le parole si accavallano e diventano sempre troppo simili se non le stesse- Praticamente è come fare una recensione “in loop”.

A cambiare è solo il sottile gusto di adattamento che il nostro cervello ci impone ogni volta, si potrebbero benissimo scambiare le loro recensioni sostituendo magari solo i nomi della canzoni e dell’album di turno e poco realmente cambierebbe; così come poco cambierebbe per il fan che ancora oggi ripone fiducia nell’operato di Benton e soci. Io ci avevo messo una pietra sopra e volevo avere in fondo la certezza di mettercene un’altra (ciò che è morto è morto), ed invece sono stato sorpreso, e loro dannati sino al midollo mi “stupiscono” con un disco che li riporta su livelli di una certa importanza.

Eruttano un In The Minds of Evil che mi va ad infoltire quel speciale gruppetto che era là, solo soletto ad aspettare un loro piccolo fratellino (mi riferisco a Scars of the Crucifix e The Stench of Redemption), perché i Deicide indovinano le canzoni -questa volta tutte- e ti fanno arrivare alla fine con qualche traccia da bava alla bocca. Risultato da “premio nobel” se si considera l’immobilismo sonoro che li ha scaraventati qui oggi, nel 2013 con addosso l’insana ed anticristiana voglia di generare il solito inferno musicale.

11 canzoni che non concedono soste, l’asse del collo viene messo spesso a rischio grazie ai loro “ultra-power” riffs accompagnati dai soliti momenti da delirio/goliardico da parte di Glen Benton. Quanti di voi riescono a stare dietro ad una sua nuova linea vocale sapendo già dove andrà a finire? Succede solo a me? E’ incredibile come ogni volta si riesca ad imparare al primo ascolto la traccia, e poi, il ritornello che dovrebbe invece essere la parte più facile diventa quella in grado di sorprenderti di più. Eh già, tutto questo vuol dire Deicide, e possiamo stare fermi, rigidi ed imbambolati a chiederci mille miliardi di volte perché continuiamo ad ascoltarli, quando sappiamo benissimo che tipo di musica andremo ad ascoltare, perché in fondo loro sono una cosa divertente, una costante, e poi perché chi ascolta death metal “non dimentica” tanto facilmente quelli che hanno saputo cullare il suo passato.

Ovviamente non si ascoltano i Deicide oggi sperando nel capolavoro, li si ascolta per l’insano gusto di poterci riappropriare (o voler ostinatamente sperare) di quelle vecchie e care sensazioni. In The Minds of Evil lo fa più che dignitosamente, questi vecchietti hanno ancora voglia di vedersi in gioco, e finché dischi come questo verranno sganciati la gioia sarà direttamente proporzionale.

Produzione che fa pulsare ogni cosa, le chitarre tagliano nella loro sincopatia, la batteria sballonzola di qui e là con i soliti gustosi giochi di piatti ed infinite rullate. Questa volta non ci triturano nemmeno con gli eccessivi assoli di Santolla, i solos sono ben presenti ma sono realmente convenzionali al pezzo, brevi tagliole piazzate con cura per delle sbadate prede.

Le canzoni come già detto sono tutte buone, volevo farvi un elenco delle migliori ma ho capito ben presto che dovevo limitarmi, ed escludere qualcosa meritevole di citazione non mi andava poi molto. Quindi ne cito solo due, l’ovvia title track, nuovo manifesto sonoro Deicide anno 2013, e l’altrettanto ovvia scheggia Beyond Salvation (Deny The Cross…..Jesus Has Lost!). E’ un bene dire che ognuna delle restanti mi soddisfa pienamente, senza paura di cadere in futuri ripensamenti.

In The Minds of Evil è solido, è vincente, chi avrebbe scommesso di trovarli ancora così brillanti? In tanti cedono, ma loro aldilà dei piccoli inconvenienti di percorso sono ancora qui, e beato sia chi ancora se li riesce a godere senza troppi patemi.

  • 70%
    - 70%
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Riassunto

Century Media Records (2013)

Tracklist:

01. In the Minds of Evil
02. Thou Begone
03. Godkill
04. Beyond Salvation
05. Misery of One
06. Between the Flesh and the Void
07. Even the Gods can Bleed
08. Trample the Cross
09. Fallen to Silence
10. Kill the Light of Christ
11. End the Wrath of God