Carnalation – Ghosts

Sono serviti tre anni ai finlandesi Carnalation per dare un seguito al disco d’esordio Deathmask (uscito nel 2012 sotto Spinefarm e passato pure sotto le attente mani di Peter Tägtgren), seguito che arriva sottoforma di ep, accuratamente gestito dalla attivissima connazionale Inverse Records. L’ep ci guarda a “muso duro” (ed occhio apocalittico) e riceve il nome di Ghosts, cinque i brani protagonisti per una durata totale di circa 25 minuti (di “pappa” insomma ce n’è per fortuna), minuti spinosi che mettono in luce la “buona stella” della band. Certo non si riscrive niente di già sentito ed inglobato, però questi ragazzi sanno il fatto loro e ce lo dimostrano spavaldamente ad ogni attacco professato.

I Carnalation ci espongono il loro “gradevole” death/grind metal con attento e spinto mestiere . L’aggressione si manifesta in piacevolezza, muovendosi fra poderose rullate ed una voce aspra e “malconcia”, ben attenta a spargere il seme del malessere ad ogni curato incastro. Secche frustate e qualche momento per pensare non fanno mancare la loro presenza, tanto che la partita verrà giocata in un modo che evade dal “ timbro classico” della questione (la melodia resterà in qualche modo ben salda), lasciando ben intendere –ed indirizzato- lo stampo nordico a dispetto di altre malevole e ben più marce esalazioni realizzate quotidianamente su altri territori.

Un pochino ripetitivi se vogliamo essere sinceramente pignoli, ma ciò non preclude il piacere di vivere un buon, ma soprattutto professionale ascolto. Ghosts è stato certamente un buon modo di far uscire la testa dal guscio per i Carnalation, ma questi ragazzi per ambire a risultati ambiziosi dovranno fare qualcosina di più.

  • 63%
    - 63%
63%

Summary

Inverse Records (2015)

Tracklist:

01. Drown in Silver
02. Against the Burning Sky
03. Prometheus
04. Passengers
05. Death and Rust